Fondo pensione Poste: scheda di Postaprevidenza Valore

Il Fondo pensione Poste per chi vuole provvedere al proprio futuro ricorrendo alla previdenza complementare si chiama Postaprevidenza Valore. Di seguito scheda tecnica e analisi condizioni e vantaggi del prodotto offerto da Poste Italiane per “costruire un buon domani senza aspettare domani”, come si legge sul sito alla pagina di presentazione di Postaprevidenza Valore. Fatta questa panoramica vedremo brevemente anche altri prodotti di Poste che, pur non essendo qualificati tecnicamente come fondi pensione, di fatto possono servire a questo scopo.

Postaprevidenza Valore: al domani conviene pensare oggi

Postaprevidenza Valore è un piano individuale pensionistico ad adesione volontaria che permette di costituire una rendita mensile futura da integrare alla pensione. I versamenti sono flessibili (è possibile variare l’importo dei premi o chiedere una sospensione temporanea) e, dal quindicesimo anno, non vengono applicati caricamenti. Inoltre il capitale accumulato si rivaluta anno dopo anno in funzione dell’effettivo risultato conseguito dalla Gestione Separata Posta Pensione. Nell’eventualità di rivalutazione negativa alla scadenza viene in ogni caso garantita la restituzione dei contributi netti versati nella fase di accumulo.

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Postaprevidenza Valore: per quali lavoratori e versamento TFR

Postaprevidenza Valore è un prodotto indicato per tutti i lavoratori ma anche per chi non è titolare di un reddito da lavoro e perfino per soggetti fiscalmente a carico di altri. I primi possono chiedere la destinazione alla polizza del TFR. I flussi derivanti da TFR sono esenti dalla spesa del 2,5% applicata ai versamenti nei primi quindici anni di accumulo. Sono altresì esenti i versamenti aggiuntivi effettuati attraverso il reimpiego, entro 90 giorni dalla data di liquidazione, delle somme provenienti da scadenza o riscatto di altre polizze in essere con Poste Vita S.p.A. e quelli derivanti dalla devoluzione di somme accreditate su conto BancoPosta a seguito della partecipazione dell’Aderente ad iniziative di sconto del Gruppo Poste Italiane.

Pensione complementare Poste: costi e tassazione

I versamenti effettuati (fatta eccezione del TFR) possono essere portati in deduzione dal reddito fino a 5.164,57 euro all’anno; al montante complessivo concorrono anche i contributi versati a favore dei familiari fiscalmente a carico ed i versamenti effettuati verso altre forme di previdenza complementare. In questo modo è possibile risparmiare dal 23 al 43% sul premio versato in proporzione all’importo.
Il rendimento annuo delle somme accantonate viene tassato con una aliquota del 20%.
L’imponibile da assoggettare a tassazione viene però ridotto in funzione della quota dei proventi relativi ad investimenti in titoli pubblici italiani ed equiparati, i cui rendimenti vengono tassati al 12,50%.

Analisi del prodotto: Postaprevidenza Valore conviene?

“Piano pensione: per pianificare un futuro più sereno”, questo lo slogan scelto da Poste Italiane per promuovere sul sito questa proposta di pensione integrativa poste. Ma quali sono i vantaggi del prodotto e quando conviene? Cosa ci dice il confronto con altri piani di pensione integrativa diversi dal fondo pensione postale?

Sicuramente uno dei vantaggi pratici maggiori sta nella flessibilità che viene concessa all’intestatario nella scelta del piano dei versamenti.

Inoltre come visto il capitale versato si rivaluta ogni anno grazie alla Gestione Separata Posta Pensione sebbene il rendimento non sia garantito.

In generale i costi di Postaprevidenza Valore non sono bassi rispetto alla media (in pratica ogni 100 euro versate Poste ne trattiene 2,5) ma, tenendo conto dei casi di esenzione in cui il costo non viene applicato e soprattutto della garanzia che affidarsi alla previdenza Poste dà ai clienti, resta una soluzione integrativa molto gettonata. Questo piano è molto apprezzato da piccoli risparmiatori anche per la sua semplicità.

In merito ai costi concludiamo facendo notare che, sebbene non sia prevista una spesa di adesione, tuttavia nel documento informativo si legge che la Gestione Separata di Poste trattiene l’1% assoluto l’anno dal rendimento della Gestione.
Inoltre, una clausola del contratto avverte che Oltre ai costi indicati, sul patrimonio possono gravare le seguenti altre spese: spese legali e giudiziarie,
imposte e tasse, oneri di negoziazione, contributo di vigilanza, compenso del responsabile del fondo.

Oltre ai costi lo svantaggio più evidente è il fatto che il denaro possa essere riscattato anticipatamente solo a determinate condizioni.

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